Sabato 19 aprile alle 20:30, il Teatro Massimo di Palermo ospita un evento straordinario: l’esecuzione in forma di concerto della serenata La gloria di Primavera di Alessandro Scarlatti, affidata alla direzione del maestro Ignazio Schifani e all’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori. Un appuntamento di grande rilevanza culturale che celebra il terzo centenario della morte di uno dei maggiori compositori della storia musicale italiana, nato proprio a Palermo nel 1660.
L’omaggio ad Alessandro Scarlatti si inserisce in una più ampia serie di iniziative promosse dal Teatro Massimo per ricordare il grande autore, protagonista assoluto del barocco musicale europeo. La scelta di proporre La gloria di Primavera, serenata raramente eseguita, risponde al desiderio di riportare alla luce una perla del repertorio scarlattiano, ancora poco conosciuta dal grande pubblico.
Il concerto, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il Conservatorio di Palermo, vede protagonisti giovani e talentuosi musicisti provenienti dai Conservatori di tutta Italia, riuniti nell’Orchestra Nazionale Barocca. Una formazione d’eccellenza guidata da Schifani, interprete di riferimento per la musica antica, che unisce rigore filologico e intensità espressiva.
La serenata “La gloria di Primavera”: tra mito e storia
Composta nel 1716 per celebrare la nascita dell’Arciduca Leopoldo, figlio dell’imperatore Carlo VI, La gloria di Primavera è una raffinata allegoria in musica su libretto dell’abate Nicolò Giovo. Quattro personaggi allegorici – le stagioni – si contendono il merito di aver favorito la nascita dell’erede al trono asburgico. Alla fine prevale la Primavera, simbolo di rinascita, speranza e fecondità, che dà il titolo all’opera.
La serenata venne accolta con entusiasmo alla corte di Napoli, ma il suo destino fu legato alla sorte tragica del piccolo Leopoldo, morto pochi mesi dopo la nascita. L’opera cadde così nell’oblio, con rare eccezioni, tra cui una storica esecuzione a Londra voluta da Händel. Oggi, a distanza di oltre tre secoli, rivive grazie a un progetto che unisce passione giovanile e alto valore musicologico.
L’esecuzione di La gloria di Primavera si avvale di un cast vocale di prim’ordine: i soprani Jin Jiayu e Martina Licari, il contralto Chiara Brunello, il tenore Luca Cervoni e il basso Antonino Arcilesi danno voce ai personaggi allegorici con intensità e virtuosismo. La loro interpretazione promette di restituire al pubblico tutta la vivacità teatrale e la ricchezza armonica dell’opera di Scarlatti.
Introduzione all’ascolto e tournée
A precedere il concerto, alle ore 19:00 nella Sala ONU del Teatro Massimo, una conferenza a cura di Anna Tedesco – presidente dell’Associazione Amici del Teatro Massimo, musicologa e docente all’Università di Palermo – offrirà al pubblico un’introduzione all’ascolto, arricchendo l’esperienza con chiavi di lettura storiche e stilistiche.
L’iniziativa palermitana rappresenta solo la prima tappa di una breve tournée che porterà La gloria di Primavera anche al Teatro dell’Opera di Roma il 28 aprile e al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli il 29 aprile, contribuendo così a diffondere e valorizzare il patrimonio musicale scarlattiano su scala nazionale.
Le celebrazioni per il tricentenario della morte di Alessandro Scarlatti proseguiranno in autunno. Dal 5 al 12 ottobre, il Teatro Massimo metterà in scena una nuova produzione del Mitridate Eupatore, considerato uno dei capolavori assoluti del compositore nel genere serio. L’allestimento, firmato da Cecilia Ligorio per regia e drammaturgia (insieme a Paolo Vittorio Montanari), sarà diretto da Giulio Prandi.
Alla guida di questo progetto musicale, Ignazio Schifani si conferma figura centrale nel panorama della musica antica. Nato a Palermo, ha dedicato la sua carriera allo studio del clavicembalo, dell’organo storico e del basso continuo. La sua attività concertistica lo ha portato in importanti festival e teatri d’Europa, America e Sud America. Il suo approccio unisce fedeltà filologica e sensibilità interpretativa, rendendolo un punto di riferimento per l’esecuzione storicamente informata del repertorio barocco.
Con La gloria di Primavera, il Teatro Massimo restituisce voce e luce a un capolavoro dimenticato, celebrando l’eredità musicale di Alessandro Scarlatti in una cornice scenica d’eccezione. Un invito all’ascolto, alla scoperta e alla meraviglia della grande musica del passato.