Il Teatro Sant’Eugenio di Palermo continua la sua stagione 2024-2025 con un grande classico del teatro greco, riportato in scena con una veste contemporanea e una forte impronta corale. Si tratta di “Lisistrata”, la celebre commedia di Aristofane che sarà rappresentata per le ultime due date sabato 12 aprile alle ore 21.00 e domenica 13 aprile alle ore 17.45.
A firmare l’adattamento e la regia è Daniela Pupella, che interpreta anche uno dei ruoli principali accanto a un cast composto da Iaia Corcione, Leonardo Campanella, Fabiola Arculeo, Mirko Ingrassia, Massimiliano Sciascia, Luciano SergioMaria, Gaia Paternostro, Martina Di Franco, Francesco Corso e dagli allievi senior della scuola di recitazione Mario Pupella. Un lavoro collettivo che coinvolge anche Alessandro Pupella al progetto luci e Giuseppe Borruso al suono, per una messa in scena curata nei dettagli tecnici oltre che nella recitazione.
Un classico che attraversa i secoli
“Lisistrata” è una delle opere più note di Aristofane, commediografo ateniese del V secolo a.C., celebre per la sua capacità di fondere satira politica, critica sociale e comicità popolare. La trama ruota attorno a un’idea audace e sorprendentemente moderna: per porre fine alla guerra del Peloponneso, Lisistrata convince le donne di tutta la Grecia a rifiutarsi di avere rapporti con i propri uomini fino a che non sarà firmata la pace.
L’opera diventa così una riflessione sul potere della volontà femminile, sulla guerra e sulla follia del conflitto. L’originale tono farsesco e irriverente viene mantenuto nella messa in scena di Pupella, che però inserisce anche momenti più meditativi, capaci di dialogare con il presente e con le dinamiche relazionali contemporanee.
Nella rilettura proposta al Sant’Eugenio, la storia acquista una dimensione corale dove le voci di uomini e donne si alternano, si scontrano, si cercano, fino a scoprire che il vero trionfo non è nella vittoria sull’altro, ma nella possibilità di tornare a comprendersi. Ogni attrice sul palco diventa, in fondo, una Lisistrata: portavoce di un’urgenza comune e universale.
Tra comicità e riflessione: la forza del linguaggio teatrale
Il pubblico si troverà di fronte a uno spettacolo vivace e dinamico, dove la risata nasce da situazioni paradossali e battute pungenti, ma non è mai fine a sé stessa. La comicità di Aristofane, infatti, è sempre strumento di pensiero, occasione per mettere in discussione ciò che appare normale.
Uno dei messaggi centrali dell’opera – ben sottolineato dalla regia – è racchiuso nella frase “L’uomo non prova piacere se non lo prova anche la donna”. In questa battuta si condensa una critica alla cultura patriarcale e alla cecità del potere maschile che, nella guerra, sembra aver smarrito ogni ragionevolezza. Le donne, invece, portatrici di vita e di ordine domestico, scelgono la strada della negoziazione e della cura come strumento rivoluzionario.
Anche per questo, pur essendo un testo antico, “Lisistrata” parla con forza al nostro tempo, alle crisi del presente e al bisogno di trovare nuovi equilibri tra i generi e nella società. Dopo 2500 anni, il pubblico non può che riconoscere l’incredibile attualità delle sue tematiche.
Un’esperienza teatrale coinvolgente e accessibile
Lo spettacolo si inserisce pienamente nella linea culturale del Teatro Sant’Eugenio, che con la direzione artistica della famiglia Pupella porta avanti un progetto attento alla qualità, alla formazione e all’impegno sociale. Non è un caso che la compagnia coinvolga anche i giovani attori della scuola di recitazione, creando un ponte tra generazioni e tra esperienze.
Il costo del biglietto è di 16 euro per l’intero e 14 euro per il ridotto, mantenendo l’accesso al teatro aperto a un pubblico ampio. Per prenotare è possibile contattare il numero 091.6710494 o visitare il sito ufficiale www.teatrosanteugenio.it, dove si trovano anche ulteriori dettagli sulla stagione in corso.
Con “Lisistrata”, il Teatro Sant’Eugenio offre non solo una serata di intrattenimento, ma un’occasione di incontro con un’opera che ha attraversato i secoli senza perdere la sua potenza. È un invito a riflettere, a sorridere, a scoprire quanto il teatro antico possa ancora emozionarci, sorprenderci e farci pensare.
Per chi ama il teatro che unisce passione, intelligenza e impegno, queste ultime due repliche rappresentano un’opportunità imperdibile. La commedia di Aristofane, nella versione firmata da Daniela Pupella, diventa un vero e proprio specchio del nostro tempo, in cui ogni spettatore può riconoscersi.