Dal 11 al 18 aprile, il Teatro Massimo di Palermo si anima di leggerezza e poesia con L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, uno dei capolavori più amati dell’opera comica ottocentesca. L’opera, celebre per la sua travolgente vivacità e per la struggente romanza Una furtiva lagrima, torna in scena con un allestimento che mescola ironia e malinconia, sotto la regia immaginifica di Ruggero Cappuccio. Sul podio, il maestro Gabriele Ferro, direttore musicale onorario a vita del Teatro Massimo, che guiderà l’Orchestra e il Coro in un intreccio di colori musicali e teatrali dal forte impatto emotivo.
Una regia poetica tra circo e fiaba
La visione di Ruggero Cappuccio imprime a questo Elisir un segno fortemente onirico: giocolieri, funamboli e atmosfere circensi popolano una scena candida, specchio dell’anima semplice e pura del protagonista, Nemorino. Cappuccio, noto drammaturgo e regista teatrale, mette in risalto le sfumature malinconiche dell’opera, fondendole con la sua innata sensibilità narrativa. Il risultato è un allestimento che gioca sulla tensione tra dramma e comicità, rendendo omaggio alla genialità di Donizetti, capace di esplorare con leggerezza i moti più profondi dell’animo umano.
“Donizetti – afferma Cappuccio – compone un’opera dove nulla è mai soltanto drammatico o solo comico. In Una furtiva lagrima, per esempio, si nasconde un mondo di emozioni che nel contesto dell’opera si carica di leggerezza e disincanto”. È proprio questa ambivalenza a fare di L’elisir d’amore un classico senza tempo.
Ad animare la scena un cast d’eccezione: il tenore René Barbera è Nemorino, mentre la brillante Desirée Rancatore veste i panni di Adina. Nelle recite in alternanza, i ruoli principali sono interpretati da Galeano Salas e Giulia Mazzola. Il baritono Vittorio Prato incarna Belcore, il rivale in amore, mentre Paolo Bordogna presta il suo carisma a Dulcamara, il venditore di illusioni. Federica Maggì è Giannetta, la confidente. L’allestimento, creato nel 2011 dal Teatro dell’Opera di Roma, è arricchito dalle scenografie di Nicola Rubertelli, i costumi raffinati di Carlo Poggioli e le luci firmate da Vinicio Cheli.
Gabriele Ferro, figura storica della musica italiana, dirige l’opera con la consueta energia e profondità interpretativa. Accanto a lui, nelle recite del 15 e 17 aprile, il giovane maestro Elia Andrea Corazza porterà un tocco di freschezza alla direzione. Ferro, con una carriera che spazia dalle più prestigiose orchestre europee alle prime mondiali di compositori contemporanei, è da sempre sinonimo di eccellenza e rigore artistico. Il Coro del Teatro Massimo sarà guidato da Salvatore Punturo.
Un’opera per tutti: incontri, laboratori e solidarietà
In perfetto spirito divulgativo, il Teatro Massimo accompagna il debutto dell’opera con una serie di appuntamenti per il pubblico. Il 4 aprile alle 18:30, in Sala ONU, Vi racconto l’opera vedrà protagonisti la drammaturga Beatrice Monroy e gli attori Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx per una rilettura originale del libretto. L’8 aprile, alle 18:00, sempre in Sala ONU, il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli introdurrà l’opera con il suo stile brillante e coinvolgente.
Il 10 aprile alle 18:30 la prova generale sarà dedicata a Medici Senza Frontiere, confermando l’impegno del Teatro Massimo nel promuovere la cultura della solidarietà. I fondi raccolti sosterranno le attività umanitarie dell’organizzazione in tutto il mondo.
Non manca uno spazio dedicato ai più piccoli: domenica 13 aprile alle 17:30, in Sala Stemmi, il laboratorio Bambini all’opera a cura di Radici – Piccolo Museo della Natura, guiderà i bambini tra 6 e 10 anni alla scoperta dell’opera attraverso giochi, narrazione, musica e illustrazioni. Un’esperienza immersiva che unisce creatività, ascolto e partecipazione attiva.
L’opera debutterà venerdì 11 aprile alle 20:00 (Turno Prime), con repliche sabato 12 (Turno F), domenica 13 (Turno D), martedì 15 (Turno Scuola), mercoledì 16 (Turno B), giovedì 17 (Turno Opera) e venerdì 18 aprile (Turno C). I biglietti vanno da 18 a 165 euro e sono disponibili online e presso la biglietteria del teatro.
Con L’elisir d’amore, il Teatro Massimo propone un viaggio musicale e visivo che fonde tradizione e innovazione. Ruggero Cappuccio firma una regia poetica e fuori dagli schemi, capace di restituire tutta la complessità emotiva dell’opera di Donizetti, mentre Gabriele Ferro e un cast di assoluto livello assicurano una resa musicale di grande impatto. Un appuntamento imperdibile per appassionati, curiosi e famiglie, che conferma il Teatro Massimo come punto di riferimento culturale di respiro internazionale.