Una delle voci più potenti della poesia civile italiana, Ignazio Buttitta, torna a farsi sentire grazie a una nuova iniziativa artistica che trasforma in musica una delle sue liriche più toccanti e attuali: “Vintimila picciriddi”. Il brano, frutto della collaborazione tra l’attore Rosario Lisma e il gruppo musicale “I Musicanti” guidato da Gregorio Caimi, è ora disponibile nei principali store digitali in 240 Paesi grazie alla distribuzione dell’etichetta romana Cultural Bridge.
Il progetto nasce dall’intuizione di Caimi, che ha ritrovato una registrazione di uno spettacolo del 2017 intitolato “I figli di Rosa e Ignazio”, in cui Lisma recitava con grande intensità la poesia di Buttitta. Riascoltando quelle parole, Caimi ha avvertito la forza ancora viva di quel testo e ha proposto a Lisma di interpretarlo in una nuova veste musicale. Il risultato è un brano potente, che unisce la parola poetica all’espressività musicale, mantenendo intatto il messaggio sociale dell’opera originale.
Scritta negli anni Settanta e inclusa nella raccolta “Io faccio il poeta”, pubblicata da Feltrinelli nel 1972, “Vintimila picciriddi” è un’accorata denuncia della condizione infantile nei quartieri popolari di Palermo. Buttitta, con la sua lingua siciliana colma di immagini e ritmo, invita a riconoscere e rispettare l’infanzia ferita dalla povertà e dall’abbandono, chiedendo di inginocchiarsi di fronte a quei bambini come si farebbe davanti a creature angeliche. Un messaggio di forte impatto, che oggi risuona con ancora maggiore urgenza.
Rosario Lisma, nel descrivere il progetto, sottolinea l’attualità delle parole di Buttitta. Il poeta siciliano, paragonato a Majakovskij per la sua carica rivoluzionaria, usava la letteratura come strumento di lotta e trasformazione. La sua poesia non era mai fine a sé stessa, ma sempre legata a una visione del mondo da cambiare. Secondo Lisma, la povertà e le ingiustizie che colpiscono i bambini oggi sono forse ancora più gravi e diffuse che negli anni in cui la poesia fu scritta.
Il brano è stato registrato e mixato da Antonio La Rosa e Gregorio Caimi, con il contributo di musicisti di talento come Dario Li Voti, Alessio Cordaro, Natale Montalto e Ceo Toscano. Le voci di Debora Messina e Rosario Lisma donano vita e intensità al testo poetico, trasformandolo in una canzone che conserva tutta la forza del messaggio originario.
La Fondazione Buttitta ha accolto con entusiasmo il progetto, riconoscendone il valore educativo e culturale. Ignazio E. Buttitta, nipote del poeta e presidente della Fondazione, ha evidenziato come “Vintimila picciriddi” incarni pienamente la visione della poesia del nonno: un mezzo per raccontare e al contempo cambiare la realtà. Le immagini evocate dal testo parlano di Palermo, ma anche del mondo contemporaneo, segnato da guerre e crisi umanitarie che colpiscono soprattutto i bambini.
In un momento storico in cui i conflitti globali, dalla Palestina all’Ucraina, generano nuove sofferenze infantili, il messaggio di Buttitta ritorna con forza. Attraverso questa canzone, si rinnova la possibilità di far conoscere la sua opera a nuove generazioni, stimolando riflessioni profonde sull’infanzia, la giustizia sociale e il ruolo dell’arte nella denuncia dei mali del mondo.
Il brano sarà presentato dal vivo il 12 agosto durante lo spettacolo “L’isola nell’isola”, parte della rassegna teatrale “’a Scurata”, presso il teatro a mare “Pellegrino 1880”. Sarà un’occasione unica per ascoltare dal vivo un’opera che intreccia memoria, impegno e bellezza, e per riscoprire l’attualità e la necessità della poesia di Ignazio Buttitta nel nostro presente.