Un viaggio affascinante nel cuore del Barocco italiano, un dialogo tra l’impeto veneziano di Vivaldi e la raffinata eloquenza del palermitano Alessandro Scarlatti. Questa sera, alle 20, la Chiesa di San Francesco a Castelbuono si trasformerà in una macchina del tempo musicale per “Scarlatti 300”, un concerto-evento che celebra il terzo centenario della morte di uno dei più grandi compositori della nostra storia.
L’omaggio, promosso dal Dipartimento di Musica Antica di BCsicilia e interpretato dal prestigioso Arianna Art Ensemble, non sarà una semplice esecuzione, ma un percorso narrativo attraverso lo spirito di un’epoca. Un’era in cui la musica si faceva specchio di una sensibilità vibrante, teatrale e aperta all’improvvisazione, dove il virtuosismo tecnico era sempre al servizio dell’espressione più profonda degli “affetti”.
Il programma della serata metterà a confronto e in dialogo i due giganti del Settecento italiano. Da un lato Antonio Vivaldi, con la sua energia ritmica e la sua forza trascinante, rappresentato dalla brillante Sinfonia “Alla rustica” e dall’intimo e raro “Concerto per viola d’amore e liuto”. Dall’altro, il festeggiato Alessandro Scarlatti, maestro di equilibrio e di architettura armonica, di cui l’ensemble eseguirà il “Concerto in la minore per flauto”, denso di lirismo, la “Sonata in la minore”, esempio di eleganza contrappuntistica, e l’intensa e quasi teatrale “Toccata in sol minore” per clavicembalo.
Ma il viaggio non si fermerà al passato. In un ideale ponte tra epoche, il concerto si concluderà con uno sguardo al presente: la prima esecuzione assoluta di “Veleggiando”, un nuovo progetto discografico del musicista Paolo Rigano, membro dello stesso ensemble. Un’opera pensata per strumenti antichi, ma proiettata in una sensibilità tutta moderna, a dimostrazione di come la musica barocca continui a essere una fonte inesauribile di ispirazione.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Accademia Valdemone e il Comune di Castelbuono, vedrà i saluti istituzionali del sindaco Mario Cicero e del presidente regionale di BCsicilia, Alfonso Lo Cascio. Sarà una serata per celebrare non solo un grande compositore, ma la vitalità di un patrimonio culturale che, da Venezia a Napoli, trova nelle Madonie una cassa di risonanza capace di parlare ancora oggi con una voce sorprendentemente attuale.